Lucrezio - Della natura delle cose tradotti da Alessandro Marchetti - 1754 (con decine di incisioni)
Della natura delle cose libri sei. Tradotti dal latino in italiano da Alessandro Marchetti. Dati nuovamente in luce da Francesco Gerbault. In Amsterdamo (ma Paris), a spese dell'Editore, 1754.
Due volumi di cm. 22, pp. (4) 1-243 (1); 244-543 (1). Due frontespizi e due corrispondenti antiporte incise finemente in rame da Lemire su disegno di Eisen, 6 tavole f.t. incise da Lemire, Tardieu, Aliamet e Sornique su disegni di Cochin e Le Lorrain; 7 testatine in rame intercalate n.t., 5 cul-de-lampe due dei quali a piena pagina. Bella legatura strettamente coeva in piena pelle, dorsi a 5 nervi con ricchi fregi in oro e titoli su doppio tassello. Piatti inquadrati da triplice filetto con fregi dorati agli angoli. Tagli dorati. Sottili fenditure di pochi cm. a due cerniere, minime mende alle cuffie superiori, trascurabili segni del tempo e sporadiche macchioline. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Celebre traduzione in volgare di Alessandro Marchetti (1633-1714), letterato e scienziato toscano tra i più brillanti allievi di Galileo Galilei. Questa classica e insuperata versione del poema lucreziano De Rerum Natura, fu composta tra il 1664 e il 1669 e circolò manoscritta fino al 1717 in quanto ritenuta empia dalle autorità ecclesiastiche per la diffusione delle idee epicuree e materialistiche di Lucrezio. L'opera fu infatti messa all'Indice con decreto del 16 Novembre 1718 (anno dell'editio princeps). Oltre alla contraffazione datata 1718, in realtà stampata a Losanna nel 1760, segue questa rara seconda edizione parigina del 1754.Cfr. Iccu; Brunet, III, 1222: "L'edition est fort belle"; Graesse, IV, 290; Cohen-De Ricci, 665: "Les illustrations de ce livre sont fort belles"; Gamba, 1972: "Si ristampò poi in Parigi con la data di Amsterdam con magnificenza e rami di Cochin".