Girolamo Spanzotti - Disordini morali e politici della corte di Roma - 1798 (rara prima edizione)
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Girolamo Spanzotti - Disordini morali e politici della corte di Roma - 1798 (rara prima edizione)

(SPANZOTTI GIROLAMO).  Disordini morali e politici della corte di Roma esposti alla santità di Papa Pio VI nel mese di marzo 1796 dai zelanti difensori della libertà ecclesiastica. Siena, presso Luigi, e Benedetto Bindi, 1798.

Cm. 21, pp. (2) 328. Bella legatura del tempo in mezza pelle verde; dorso a 5 nervi con titoli e ricchi fregi in oro; carta marmorizzata ai piatti e sguardie in bella carta policroma dell'epoca. Trascurabili e sporadiche fioriture. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Girolamo Giuseppe Vincenzo Spanzotti (Torino 1741-1812), di formazione giuridica, si dedicò alla vitas ecclesiastica e politica sposando posizioni gianseniste. Dal 1790 fu idealmente vicino alle istanze della Rivoluzione francese e Nel 1794, per ordine del primo segretario degli Interni, conte Pietro Giuseppe Graneri, fu arrestato poco prima della scoperta della congiura repubblicana torinese. Spanzotti prese parte attiva alla vita politica torinese dopo la fuga di Carlo Emanuele IV e l'instaurazione del governo repubblicano il 9 dicembre 1798. “Agli anni a cavallo tra i due secoli si datano le opere principali di Spanzotti, i Disordini morali e politici della corte di Roma, apparsi in una prima edizione anonima a Siena presso Luigi e Benedetto Bindi nel 1798 […]. Nei Disordini, influenzati da Adalberto Radicati di Passerano e Febronio, Spanzotti criticava il potere temporale della Chiesa e la pretesa di infallibilità del papa a tutto vantaggio del potere dei vescovi; rimproverava inoltre gli abusi nell'uso della censura libraria, della scomunica e dell'inquisizione, per chiedere infine la convocazione di un concilio generale per la riforma della Chiesa. Il modello additato, in un'ottica esplicitamente anticoncordataria, era quello della costituzione civile del clero; Spanzotti propugnava in particolare l'elezione dei pastori e il controllo delle autorità politiche sulla disciplina della Chiesa” (cfr. voce S. curata da Glauco Schettini in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 93, 2018). i Disordini furono riediti a Torino nel 1852, nel clima di anticlericalismo che fece seguito al fallimento della prima guerra di indipendenza e all'approvazione delle leggi Siccardi. Rarissima prima edizione. Cfr. Iccu; non censito in Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana.

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